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Le liste civiche sangiovannesi attaccano il piano triennale delle opere pubbliche. “Privo di una prospettiva e incapace di creare vere opportunità di sviluppo”

Hanno parlato di una quadro insufficiente, con uno spreco di risorse europee le liste civiche sangiovannesi, commentando il bilancio di previsione e il piano triennale delle opere pubbliche che è stato presentato dall’assessore Francesco Pellegrini durante l’ultimo consiglio comunale di San Giovanni Valdarno, che si è tenuto il 16 marzo scorso.
“Aldilà degli inopportuni toni trionfalistici della maggioranza, peraltro presentando uno dei bilanci più “poveri” del Valdarno – hanno detto i civici – il provvedimento si regge quasi esclusivamente su progetti legati al PNRR e su ristori ambientali. E anche sui finanziamenti europei farà il minimo indispensabile, specie se confrontiamo gli interventi effettuati e progettati nei comuni limitrofi”.
Secondo la minoranza, i fondi del Piano Nazionale di ripresa e resilienza non sono stati sfruttati per consentire alla città una ripartenza ed uno sviluppo, ma per un piano di emergenza, in modo da continuare a bruciare risorse in quella che è stata definita “la fornace della incompetenza amministrativa del Partito Democratico”.
“Un esempio su tutti è lo sperpero di altri milioni di euro, dopo decenni di sprechi di denaro e risorse pubbliche, per il completamento del Teatro Bucci.
Di fatto – hanno sottolineato i rappresentanti dell’opposizione – nessuna nuova opportunità per la comunità, ma solo una toppa per ciò che non è stato fatto nonostante ingenti spese già effettuate in 15 anni”.
Ci sono poi i ristori ambientali.
“Sarebbe stato curioso se a San Giovanni non fossero stati riconosciuti indennizzi per il passaggio della terza corsia autostradale o per le terre delle TAV – hanno aggiunto – Se si chiamano ristori vuol dire che ripagano un danno, ed il danno deve essere quindi indennizzato. È curioso invece che uno di questi ristori, cioè la passerella ciclopedonale sull’Arno legata al passaggio della terza corsia, di fatto realizza quanto richiesto da una petizione popolare di qualche anno fa, da noi organizzata e fortemente osteggiata dall’attuale Sindaco Vadi, allora consigliere regionale e segretario comunale del PD. Venivamo tacciati di populismo solo per avere avuto una chiara visione su un’opportunità di sviluppo per la nostra città”. Le liste civiche sangiovannesi hanno poi affrontato il tema delle spese correnti.
“La carenza di manutenzione ordinaria e lo stato di incuria al limite del degrado di molte zone della città sono la cartina di tornasole dell’incapacità di chi amministra la nostra città – hanno spiegato – Insomma, un bilancio privo di una prospettiva ed incapace di creare vere opportunità di sviluppo per la città. Senza dimenticare che nei prossimi anni torneranno i vincoli del patto di stabilità, che proprio in questi mesi è in discussione negli organismi economici dell’Unione Europea.
Nel frattempo, i cantieri cittadini sono al palo, tra progetti mai avviati e cantieri fermi”.
“Quando si passa dagli slogan alla sostanza – hanno proseguito – questa amministrazione manifesta tutti i propri limiti e infatti la lista di opere ferme, incomplete o mai partite è ormai lunga: Il Teatro Bucci, il degrado dello Stadio “Virgilio Fedini”, le condizioni critiche dell’asfalto in molte zone della città, la precarietà dell’illuminazione pubblica, le risorse della Provincia ancora bloccate per la Palestra mai iniziata, lo stato di degrado degli istituti scolastici…..e potremmo andare avanti all’infinito”.
“La giunta municipale inizi a dare risposte concrete ai bisogni dei sangiovannesi, e la smetta di vivere arroccata dentro “Palomar”, impegnata in presentazioni di libri e di iniziative culturali autoreferenziali – hanno concluso i civici – Si sporchino le mani e ascoltino le esigenze dei cittadini , altrimenti la loro incapacità condannerà San Giovanni ad essere per i prossimi cinquant’anni la periferia desolata del Valdarno”.

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