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Enzo Brogi. “Quella volta che Gianni Minà venne a Cavriglia con Galassi, Picchio De Sisti, Angelillo e Narciso Terziani…”

Di Enzo Brogi

All’avvio degli anni 80 a Cavriglia facevamo un’intensa attività con la Biblioteca Comunale di cui ero Presidente. Cercavamo di avvicinare i cittadini agli spazi delle due biblioteche, quella di Cavriglia e quella di Castelnuovo dei Sabbioni, con iniziative che avessero appeal per i temi trattati, che per i personaggi che le rappresentassero. Così, ad esempio, invitammo i comici toscani ed arrivarono i Giancattivi, Francesco Nuti (che il gruppo aveva già lasciato) Giorgio Ariani e Roberto Benigni. Ma parlavamo anche di cinema, di ambiente, di musica o di diritti. Sempre cercando di legare all’appuntamento qualche libro che avesse attinenza con l’ospite.
Così passarono pure registi come Nanni Loi, cantautori come Roberto Vecchioni, personaggi della cultura e della politica d’ogni appartenenza. La partecipazione dei cittadini, di tutto il Valdarno era enorme e talvolta i dibattiti molto animati. Il tema che allora più faceva dividere la nostra comunità era l’impianto elettrico di Santa Barbara e la grande area mineraria, da smantellare, da riconvertire, da trasformare a carbone oppure a metano.
Io anche allora ero piuttosto disinteressato allo sport, ma nel 1983, il mitico Presidente del Cavriglia Alberto Galassi, mi stuzzicò con una bella idea. Mai era accaduto che le nostre squadre Cavriglia, Arezzo e Fiorentina volassero sulle vette dei loro rispettivi campionati, “facciamoci raccontare le ragioni dei loro successi”. Così accompagnato dall’allora bibliotecario e sicuramente più esperto di me di calcio Romeo Segoni, andammo a Coverciano ad invitare Picchio De Sisti che allenava la Fiorentina, poi Angelillo con il suo Presidente Terziani ad Arezzo e naturalmente il Galassi. Mancava un giornalista esperto di calcio e di costume e poiché avevo conosciuto Gianni Minà alla RAI, nella conduzione di BLITZ, provai a convincerlo. Gianni rappresentava il giornalismo più progressista ed alternativo che c’era. I suoi legami con Cassius Clay, Fidel Castro, Gabriel Garcia Marquez, perfino i Beatles.
Gli raccontai degli anarchici minatori, dell’eccidio nazifascista, della caparbia di piccole squadre e la semplicità di Presidenti come il Galassi… Ci i riuscii ed il gioco fu fatto. Con l’accoglienza generosissima di Sergio Pitena, l’allora popolarissimo ristorante sulla Chiantigiana, che ci ospitò tutti, l’organizzazione fu completata ed il dibattito memorabile. Ma su questo il vostro Leonardo De Nicola saprà raccontare meglio anche perchè “battibeccò” piacevolmente con Minà.

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