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Maxi piano di decarbonizzazione da parte del gruppo Beltrame. 200 milioni di euro di investimenti

Un piano di decarbonizzazione che prevede la riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera del 40% entro il 2030. Questi gli obiettivi del Afv Beltrame, azienda siderurgica che ha uno stabilimento importante a San Giovanni. Se ne è discusso ieri, nel bresciano, durante un evento organizzato dal gruppo veneto dal titolo “Acciaio: le nuove frontiere della sostenibilità”. E’ stata l’occasione per illustrare gli investimenti che saranno messi in campo nei prossimi anni in tema di sostenibilità ambientale. Tutto ruota attorno a Chalibria, un innovativo acciaio certificato ‘carbon neutral firmato proprio da Beltrame. Come ha spiegato Raffaela Ruella, managing director, saranno investiti in cinque anni 200 milioni di euro. “Un articolato piano di decarbonizzazione – ha detto – che si fonda sull’efficienza energetica, con la riduzione dei consumi, il rinnovamento dei forni di riscaldo, il miglioramento dell’efficienza, l’aumento dell’utilizzo dell’energia rinnovabile al posto dell’energia fossile e pratiche di economica circolare, con la sostituzione di materiali naturali con materiali di recupero con i polimeri. Senza dimenticare il riutilizzo della scoria bianca al posto della calce”.
Nonostante le emissioni generate dalle attività del gruppo siano al sotto delle medie internazionali ed europee di settore, l’azienda intende migliorare ancora le proprie performance con un taglio del 40% al 2030. “Attraverso Chalibria vogliamo trasmettere la strategia di sostenibilità della nostra azienda – ha aggiunto Carlo Beltrame, manager dell’azienda – Quello su cui stiamo cercando di concentrarci è essere sicuri di avere il prodotto giusto: le evoluzioni a livello europeo sono talmente veloci, i cambiamenti così rapidi che bisogna rispondere tempestivamente”. Come ha ricordato il rettore emerito dell’Università di Venezia Carlo Carraro, il settore dell’acciaio è uno dei principali contributori, tra i settori industriali a livello mondiale, delle emissioni climalteranti. Per conseguire gli obiettivi che sono stati enunciati, è quindi necessario che le imprese che producono acciaio accelerino il processo di riduzione delle emissioni. “Una accelerazione – ha spiegato – che porterà anche importanti benefici economici alle imprese dell’acciaio, perché riduce i costi che il settore dovrà sopportare quando sarà obbligato ad acquistare i permessi di emissione”.
“Attraverso Chalibria stiamo dimostrando che la sostenibilità può e deve essere totalmente integrata nel business, nella strategia, nella cultura e nell’intera catena del valore. Essere o non essere sostenibili non è più una scelta: ne va della sopravvivenza sul mercato”, ha poi ricordato Barbara Beltrame, che si occupa del settore marketing e comunicazione del gruppo. Fondato nel 1896, AFV Beltrame Group è attualmente uno dei maggiori produttori di barre d’acciaio e acciai speciali in Europa. Conta quattro acciaierie a forno elettrico e dodici laminatoi, localizzati 7 stabilimenti in Italia, Francia, Svizzera e Romania, con un totale di oltre 2.200 dipendenti, oltre 2 milioni di tonnellate di acciaio vendute ogni anno e attività commerciali in oltre 40 paesi. Quello di San Giovanni è uno degli stabilimenti più importanti.

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