Cerca
Close this search box.

Prima Montevarchi: “Inciucione politico in Provincia. Tutti insieme appassionatamente! Silvia Chiassai dava noia”

Ieri, in Provincia di Arezzo, è stato approvato il bilancio e il movimento Prima Montevarchi, con un attacco durissimo anche ad esponenti di centro destra, ha parlato di “inciucione politico”. “Si nascondono dietro paroloni come atto di responsabilità, rischio per le risorse del PNRR, evitare il commissariamento. Tutto questo per giustificare il voto congiunto al bilancio di tutti i partiti di centrodestra e della civica Ora Ghinelli, ad eccezione della Lega, da sempre dichiaratasi all’opposizione con coerenza e chiarezza – ha sottolineato la lista civica montevarchina – Atti che permetteranno a Polcri di andare avanti da presidente –  chiaramente non si dimetterà come promesso –  anche senza una maggioranza ed una opposizione, determinanti a garantire confronto e democrazia per gli interessi del territorio e della sua gente”.
“Non c’era riuscito neanche Draghi a fare un governo con tutti dentro, perché la coerenza di Giorgia Meloni non lo aveva permesso, oggi invece in Provincia si agisce con totale incoerenza votando addirittura come il Pd – ha tuonato Prima Montevarchi –  Difficile trovare una differenza di principi e valori tra questo centrodestra aretino e civico che si professava alternativo alla sinistra, quando alla prova dei fatti diventa complice della stessa sinistra, trattando la politica con vecchie modalità che negli anni ne hanno minato la credibilità.
Adesso è chiaro per tutti, Silvia Chiassai Martini dava noia, non era controllabile, né tantomeno disposta a fare inciuci, troppo libera e determinata nel suo agire nell’unico interesse dei cittadini, quindi scomoda e ingombrante per troppi abituati a fare un altro tipo di politica”.
“Siamo invece delusi e amareggiati dal comportamento del consigliere Marco Morbidelli, eletto con i voti di tutti i nostri consiglieri civici di Montevarchi, che ha tradito le indicazioni di chi lo ha eletto e lo aveva valorizzato come consigliere provinciale e con la Presidenza di “Arezzo Innovazione” – ha aggiunto PM –  Anche lui, ex democristiano di lungo corso, ha dimenticato il senso della politica per la autoreferenzialità e dopo parole pilatesche di elogio per Silvia, ha solo cercato di mantenersi la poltrona votando per Polcri. Se non è così, ci spieghi il motivo per cui si è ritrovato ad essere dalla stessa parte del Pd e dei traditori dopo essere stato il più ardente e solidale sostenitore di Silvia Chiassai Martini, scelta come candidata Presidente dai Sindaci, dai partiti e dai civici di centrodestra, che gridarono giustamente allo scandalo per il tradimento e l’inciucio riscontrato”.
“A differenza del consigliere Morbidelli, noi siamo molto chiari, e visto il trasformismo politico manifestato in consiglio provinciale, non lo riconosciamo più come nostro riferimento per il territorio, ma lo lasciamo volentieri a tutelare i suoi interessi di parte e non della comunità che gli ha dato fiducia – ha continuato il movimento, con toni durissimi – Per la politica, per il territorio, per gli interessi della gente, quella scritta ieri è una brutta pagina. Una di quelle che spingono gli elettori a disertare le urne, perché gli elettori vogliono chiarezza, coerenza, onestà intellettuale, programmi definiti e legati a valori di riferimento. L’inciucione aretino rappresenta invece l’esatto contrario di tutto questo, perchè il tutti dentro diventerà una “convention ad escludendum” che impedirà di agire per non pestarsi i piedi tra i partiti e tirare a campare”.

Articoli correlati