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Novantenne smaschera la truffa di un “falso avvocato” e lo fa arrestare

Questa volta la truffa del falso avvocato è stata smascherata grazie alla scaltrezza di una novantenne fiorentina, che ha fatto anche arrestare l’uomo che avrebbe cercato di raggirarla. Le successive indagini delle forze di polizia hanno consentito di appurare che il soggetto, un quarantaquattrenne di origine campane, aveva la sua base di appoggio, in questi giorni, in una struttura ricettiva di Figline Incisa Valdarno dove alloggiava temporaneamente. La donna non c’è cascata grazie anche alle campagne di informazione che di volta in volta vengono messe in campo dalle forze dell’ordine, che mettono in guardia gli anziani sui rischi truffaldini di personaggi senza scrupoli. E questa volta non solo il malvivente non ha potuto mettere a segno il raggiro, ma è stato anche arrestato per tentata truffa aggravata. In base ai riscontri delle forze dell’ordine, le sue vittime erano pensionati toscani. Nella stanza d’albergo dove alloggiava gli agenti hanno trovato monili in oro e orologi da donna, oltre ad una bilancina di precisione. Il tutto per un valore di circa 15 mila euro. Per lui è scattata anche la denuncia per ricettazione. Tutto ha inizio mercoledì scorso, quando suona il telefono in una casa di Coverciano. All’altro capo del telefono una voce maschile che si presenta come l’avvocato del figlio della donna che risponde alla cornetta, una novantenne. Le racconta che il congiunto ha investito un pedone ed è finito nei guai e ci vogliono settemila euro per farlo uscire da questa situazione. Le passa poi al telefono un complice, che si sarebbe invece presentato come un capitano dei carabinieri. “Verrà un nostro incaricato a prendere il denaro”, si sente dire l’anziana, che però non ci casca e chiama la polizia. Nel frattempo suonano alla porta. C’è già la persona che dovrebbe “prelevare” il contante, che altro non è che il 44enne campano. Gli agenti, però, dopo essere stati avveriti, sono già diretti verso l’abitazione di Coverciano e colgono l’uomo in flagrante. Viene fermato sulle scale e portato in commissariato. Per lui è scattato l’arresto.

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