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Un post dell’Enpa Valdarno sull’aggressione dell’orso in Trentino scatena dibattito e polemiche

“Nel bosco siamo noi gli estranei. Il bosco è casa sua e degli altri selvatici. Assumiamoci il rischio e anche la responsabilità di poter essere anche ospiti non graditi”. Questo post apparso sulla pagina Facebook dell’Enpa Valdarno ha suscitato polemiche e un ampio dibattito. È legato, ovviamente, a quanto successo in Trentino dove un giovane è stato ucciso da un orso mentre stava facendo running nei boschi della Val di Sole.
Andrea Papi, di 26 anni, è stato trovato morto sul monte Peller, sopra l’abitato di Caldes. La Provincia di Trento ha comunicato al Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica l’adozione di un “provvedimento contingibile e urgente per la rimozione di un orso pericoloso per incolumità e sicurezza pubblica”. L’animale quindi verrà abbattuto e questo ha già provocato molte polemiche, come quelle che hanno seguito la presa di posizione dell’Enpa Valdarno. Qualcuno ha parlato di post “vergognoso”, ma altri hanno manifestato pieno appoggio a quanto scritto dell’associazione. “Rispetto per i morti ma ci sono fatalità nella vita.
Negli Stati Uniti vai in un territorio con presenza di animali selvatici e rispetti le regole, ti assumi il rischio e ti fanno prendere precauzioni”, ha scritto un lettore. “E se moriva per colpa dei cinghiali, che si faceva, si abbattevano tutti i cinghiali?” Si legge in un altro commento. C’è poi chi ha denunciato la numerosa presenza di questi animali. “Sono stati introdotti orsi di una specie non autoctona e in un numero troppo alto considerata la vicinanza al centro abitato. Queste persone vivono nei boschi e gli orsi a causa della mancanza di selvaggina si avvicinano sempre di più ai centri abitati fino a invaderli”, ha scritto una signora. Insomma, una dibattito molto acceso che pone all’attenzione un problema di non poco conto, non tanto in Toscana, dove la presenza degli orsi è pressoché assente. Casomai, dalle nostre parti si è parlato spesso della presenza di lupi e anche nelle ultime ore sono stati pubblicati video che immortalano questi animali in zone abitate o comunque molto vicino ai nostri paesi. Niente a che vedere ovviamente con quanto successo in Trentino. Ma si tratta di argomenti molto sensibili.

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