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Mega multe per chi imbratta le opere d’arte. L’artista Capitani. “Sacrosanto. Si violenta un qualcosa che è fragile”

Il governo Meloni ha messo in campo nuove misure per perseguire gli eco-attivisti che negli ultimi tempi si sono fatti notare anche in Italia con flash mob che hanno preso di mira, imbrattandole, opere d’arte. E, più in generale, per sanzionare chiunque, dai tifosi ai turisti maleducati, ad esempio arrampicandosi sui monumenti o tuffandosi nelle fontane, compia atti che compromettano o vandalizzino beni culturali. Sono state introdotte delle mega-multe, da un minimo di 10mila fino a 60 mila euro, per gli “imbrattatori”. Ma la nuova legge prevede che i proventi di queste sanzioni possano essere usati dal Mic per riparare i danni causati da questi atti “vandalici”. Abbiamo sentito il parere di uno dei più conosciuti e apprezzati artisti valdarnesi, il professor Mauro Capitani. “Mi meraviglio che non si sia pensato prima a salvaguardare queste opere che fanno parte del nostro patrimonio nazionale – ha detto – Bisogna considerare che si violenta un qualcosa che è fragile. Le pene, quindi, devono essere esemplari”.

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