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La storia dei coniugi montevarchini Bista e Stella Nepi. Diedero rifugio ad un ebreo fiorentino tra il 1943 e il 1944

Ieri, nel corso di una cerimonia ufficiale a Firenze, i coniugi montevarchini Bista e Stella Nepi sono stati nominati “Giusti tra le Nazioni”, un riconoscimento a chi, non ebreo, salvò gli ebrei durante la seconda guerra mondiale. I due, nel loro casolare di campagna alle porte della città valdarnese, fra il 1943 e il 1944 diedero rifugio al giovane Enzo Tayar, giovane ebreo fiorentino e rifiutarono anche il denaro che il ragazzo offrì loro per farsi ospitare, proteggendolo dalla persecuzione razziale del nazifascismo. Alla cerimonia erano presenti i discendenti delle famiglie Nepi e Tayar.
I membri della famiglia Tayar vivevano a Firenze quando la città venne occupata dai tedeschi l’11 settembre 1943. Per sfuggire alla persecuzione antisemita i genitori con la figlia si recarono in Casentino, il figlio Franco partì per Malta, luogo di origine del padre, mentre il 21enne Enzo, il figlio minore, decise di cercare rifugio in una casa colonica. Per otto mesi vagò per la zona di Montevarchi e intorno alla città di Arezzo, rifugiandosi in due casolari rurali diversi prima di incontrare nell’aprile del 1944 la famiglia Nepi, composta da nonna Rosa, dai coniugi Bista e Stella e dai loro tre figli, che viveva in un casolare alla Consuma
I Nepi accolsero Enzo Tayar e qualche mese dopo anche il soldato inglese Jim Foxall, prigioniero dei tedeschi che era fuggito da un treno in corsa: tennero al sicuro entrambi e gli procurarono anche un altro nascondiglio nel bosco vicino, dove si rifugiavano ogni volta che si veniva a sapere dell’arrivo dei tedeschi e delle milizie fasciste per i rastrellamenti. Nel dopoguerra Tayar fu anche fondatore dell’Opera del Tempio Ebraico di Firenze e scrisse di quella vicende nell’autobiografia “1943 – i giorni della pioggia”, pubblicata nel 2001 da Polistampa.

“Nell’aprile 1944 Enzo Tajar, che si faceva chiamare Enrico, ebreo sia da parte del padre maltese che della mamma bolognese, fuggito da Firenze per nascondersi dai tedeschi, arrivò alla Consuma, nei pressi della Selva nel territorio di Montevarchi, nella casa abitata dalla famiglia Nepi, composta dalla nonna Rosa, da Bista e Stella, e dai loro tre figli Dina, Delia e Dino, che era in guerra. Dopo essere stato ospitato per alcuni mesi da altre tre famiglie nel Chianti, Enzo Tajar si presentò a casa Nepi attorno alla mezzanotte. Era affamato e stanco, e fu subito rifocillato dopo aver chiesto ospitalità. Rimase a casa Nepi. Per ricompensare dell’ospitalità ricevuta aiutava nei campi e si occupava dei buoi. Enzo rimase ospite della famiglia, fino a quando a giugno, presso la zona della Gruccia, transitò un treno merci con prigionieri che dovevano essere portati in Germania nei campi di concentramento. Uno di loro, Jim Foxall, armato di un coltellino riuscì a rompere due assi del vagone e con un suo amico si gettò giù dal treno in corsa, cadendo in un fossato pieno di acqua. I tedeschi videro quanto stava accadendo e spararono ai due fuggitivi, che però scamparono ai proiettili. I due decisero di separarsi, e nonostante le ferite Jim verso le 10 del mattino piombò nei terreni dei Nepi, mentre Bista ed Enzo mietevano il grano. Era stanco, affamato ed impaurito, non sapeva chi avesse di fronte e soprattutto non parlava una parola di italiano. Si fece coraggio e disse “I am a british soldier and I need help”. Enzo gli strinse la mano, la famiglia Nepi non ebbe alcuna remora e dubbio e anche Jim fu ospitato dai contadini. Bista allestì con le foglie e delle coperte una specie di grotta nel bosco dove i due si sarebbero potuti nascondere in caso fossero arrivati i nazifascisti, e qualche volta accadde proprio che sia Jim che Enzo passassero la notte nella grotta. Enzo e Jim rimasero ancora molti mesi nascosti dai Nepi, e tra Jim e Dina sbocciò l’amore. Jim, protestante, per poter sposare la sua amata Dina si convertì al cattolicesimo, e i due il 30 settembre 1945, finita la guerra, si sposarono ed andarono a vivere a Birmingham in Inghilterra, mentre Enzo tornò a Firenze. Il 9 ottobre 2018, Yad Vashem ha riconosciuto Bista Nepi e Stella Nepi come Giusti tra le Nazioni”. (Fonte: Data Base online Yad Vashem)

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