Cerca
Close this search box.

Si potenzia l’Urologia dell’ospedale della Gruccia. Nasce anche un centro neurofunzionale per malati disabili

All’ospedale del Valdarno nasce un centro di urologia neurofunzionale per malati disabili in collaborazione con il Centro di Riabilitazione. Previsto poi un aumento dell’attività chirurgica con l’attivazione di nuove prestazioni e metodiche. Sono queste le linee guida che prevedono un potenziamento dell’Urologia al Santa Maria alla Gruccia, dopo il pensionamento del dottor Giuseppe Romano, direttore del reparto. Le nuove attività andranno a regime a novembre 2023.
A svolgere le funzioni di coordinatore ad interim è il dottor Stefano Rosadi, incaricato dal direttore del Dipartimento delle chirurgie specialistiche della Asl Toscana Sudest, dottor Michele De Angelis. Una riorganizzazione che ha l’obiettivo di allargare e capillarizzare l’offerta urologica sul territorio valdarnese, garantendo il rispetto dei tempi di attesa per le visite e per le attività specialistiche e consentire l’implementazione dell’attività chirurgica.
“Per fare questo abbiamo spostato due medici all’ospedale del Valdarno – spiega De Angelis – che saranno sotto la gestione della UOSD Valdarno. Una Unità operativa che continuerà anche a svolgere consulenza alla Pma, la procreazione medicalmente assistita e attività ambulatoriale che si trova all’ospedale della Fratta”.
“Ad essere implementata all’ospedale della Gruccia sarà proprio l’attività neurofunzionale – prosegue De Angelis – così da farne un punto di riferimento in collaborazione con la Riabilitazione e con l’impianto di neurostimolatori per tutta l’azienda Toscana Sudest. Per quanto riguarda l’attività chirurgica, alla Gruccia si procederà all’implementazione della casistica, incrementando l’endourologia e la chirurgia del pavimento pelvico”. Per andare in questa direzione è stata già acquisita una nuova apparecchiatura di urodinamica ed è in corso l’iter per posizionare un nuovo laser a tullio, strumenti destinati al PO del Valdarno.
«L’UOC Urologia di Arezzo – ha concluso De Angelis – si connoterà per la gestione e l’innovazione dell’alta tecnologia robotica, endourologica e laser, e gestirà inoltre gli ospedali di Sansepolcro, Bibbiena e Nottola, funzionando da HUB per le patologie complesse, specialmente per quelle che prevedono l’impiego del sistema robotico”.

Articoli correlati