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San Giovanni. La proposta di Carbini: “Rendere l’Arno fruibile per sport acquatici come la canoa”

Francesco Carbini, ex consigliere comunale di San Giovanni, nonostante ufficialmente sia fuori dai giochi politici cittadini, rappresenta ancora uno dei punti di riferimento per l’area civica e quella socialista sangiovannese e in questi mesi ha affrontato, soprattutto sui social, tematiche per lo più nazionali, evitando di entrare nel locale. A parte oggi, quando ha lanciato un’idea che ha fatto molto discutere. Postando una foto dell’Arno che scorre, lento e pacioso, nel tratto cittadino, si è lasciato andare ad una considerazione o meglio, ad una proposta. “Che bello sarebbe renderlo fruibile per sport acquatici come la canoa. Mi permisi di proporlo qualche tempo fa ma è stata una voce isolata – ha detto Carbini – E dire che sarebbe possibile. Basterebbe solo attuare un’altra proposta mai presa in considerazione. Quella di alzare di poco il livello dell’ Arno, in modo da utilizzare la forza della sua acqua per alimentare una piccola centrale idroelettrica all’ altezza della torre piezometrica a nord della città. In altri Comuni dell’area Fiorentina lo stanno facendo, con finanziamenti regionali cospicui. Resta un mistero il motivo per cui nella città di Masaccio questo non venga neanche minimamente pensato”. Una ipotesi che, come spesso accade in questi casi, ha alimentato una discussione su Facebook. Rendere l’Arno navigabile? Sarà possibile? Recentemente, nel corso della trasmissione “Punti di Vista”, andata on line sul nostro portale, la presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno Serena Stefani ha annunciato che una delle questioni al centro del cosiddetto Patto dell’Arno è proprio questa. “Se analizziamo il corso del fiume nel nostro territorio – ha detto – per la navigabilità ci sono criticità nella parte casentinese, così come nella parte centrale per la presenza delle dighe, che rappresentano uno sbarramento. Sicuramente in alcuni tratti potrà essere studiata questa formula, anche con imbarcazioni di piccole dimensioni”. E’ il caso di San Giovanni? Chi vivrà, vedrà…

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