Rintracciato e smascherato, alla fine ha stretto la mano ai poliziotti, complimentandosi con loro per aver raggiunto l’obiettivo. Protagonista un trentaduenne dell’est Europa, gravato da svariati precedenti penali. Nella sua abitazione di Perugia è stato trovato un telefono cellulare acquistato con le carte di credito rubate nel 2022 ad un degente del reparto dialisi dell’ospedale di Santa Maria alla Gruccia. Una brutta storia che prende il via il marzo dello scorso anno, quando un paziente del nosocomio valdarnese, scopre che è sparito il suo portafoglio, contenente varie card bancarie. Purtroppo, però, l’uomo non si accorge subito del furto, passa del tempo e ciò implica un ritardo nel blocco dei mezzi di pagamento. In questi casi, infatti, l’immediatezza della denuncia è fondamentale per evitare che il ladro possa utilizzare i bancomat e le carte di credito. In mancanza di ciò, il malfattore ne ha approfittato, effettuando alcune operazioni non autorizzate proprio con le card del malcapitato valdarnese. Complessivamente sono stati prelevati dal conto bancario del derubato oltre 6000 euro in contanti e addebitati circa 1200 euro per l’acquisito di un telefono cellulare di ultima generazione . Dopo la ricezione della denuncia, la Sezione Anticrimine del Commissariato di Montevarchi ha effettuato una complessa ed articolata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Arezzo . Grazie alla visione di immagini, consultazione di tabulati telefonici e report di movimenti bancari, gli operatori del Commissariato sono riusciti ad individuare e deferire alla Procura della Repubblica di Arezzo il giovane straniero e nel corso della perquisizione domiciliare, a Perugia, non solo è stato ritrovato il telefono cellulare acquistato con le carte rubate, ma anche altri elementi probatori che lasciavano pochi dubbi sulle sua responsabilità. L’uomo, vistosi smascherato, ha quindi ammesso le sue responsabilità e stringendo le mani ai poliziotti e ha detto: “questa volta ho perso io…siete stati più bravi di me”.