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Acquisto Fimer. Spunta l’ipotesi McLaren

Manca l’ufficialità, ma si levano voci clamorose sull’identità dell’investitore che avrebbe presentato l’offerta vincolante per la ripartenza della Fimer, la società del solar con sedi a Vimercate e a Terranuova Bracciolini al centro da oltre un anno e mezzo di una vertenza che in Valdarno coinvolge 280 lavoratori diretti, circa 200 in meno del parco addetti originario. In base a quanto riportato questa mattina dai quotidiani “La Nazione” e il “Corriere Fiorentino”, il partner industriale sarebbe la McLaren, la notissima casa automobilistica inglese. Ad affiancarla, o per qualcuno in alternativa, ci sarebbe il fondo finanziario Greybull Capital che peraltro nel 2021 ha acquisito la divisione ‘Applied Technologies’ dedicata allo studio delle nuove tecnologie per le auto elettriche del gruppo britannico noto ai più soprattutto per i successi in Formula 1. Da decenni brilla sui circuiti di tutto il mondo ed ha messo in bacheca 8 titoli iridati costruttori e 12 individuali grazie a piloti leggendari del calibro di James Hunt, Niki Lauda, Ayrton Senna e in epoca più recente Lewis Hamilton, solo per citarne alcuni.
Con quali prospettive? Tra le ipotesi quella di sviluppare e utilizzare gli inverter per veicoli elettrici ancor più performanti su strada. A quanto si è appreso in via ufficiosa, ma sindacati, istituzioni e lavoratori vogliono certezze come ribadito nell’assemblea di venerdì scorso davanti ai cancelli dello stabilimento terranuovese, il Consiglio di Amministrazione dell’industria lombarda, che dal settembre dello scorso anno è in regime di concordato in continuità diretta, avrebbe considerato la proposta la più consona delle tre ricevute. Una in realtà fin da subito giudicata impercorribile, perché prevedeva la cessione di ramo tecnicamente inconciliabile con l’iter concordatario, mentre un’altra, avanzata da un fondo belga che già in precedenza si era manifestato, avrebbe realizzato un’operazione complessiva per rilanciare l’attività e salvaguardare i posti di lavoro.
L’ultima offerta vincolante presentata entro i termini stabiliti sarebbe stata quella di McLaren – Greybull, nella veste industriale la prima e finanziaria il secondo, ed avrebbe convinto il Cda in carica che, dopo un’approfondita analisi, ha ritenuto di presentarla e depositarla in Tribunale con allegata relazione da sottoporre al giudice. Da allora, tuttavia, la vicenda si è complicata per una serie di diatribe che sarebbero sorte tra proprietà e Consiglio di Amministrazione. Questioni interne giudicate irrilevanti da dipendenti e rappresentanti sindacali e delle istituzioni della vallata per il raggiungimento della soluzione auspicata perchè non vanno incontro agli interessi di maestranze e creditori.
Va ricordato infatti che adesso si produce con i finanziamenti erogati da Generalfinance, ma con un fatturato insufficiente per uscire dal guado. Un rischio ulteriore è che le figure professionali con competenze di alto profilo ancora in fabbrica, senza la chiarezza sul possibile ingresso, potrebbero seguire i molti colleghi già migrati verso altri lidi. La speranza dunque è che l’impasse si sblocchi e che arrivi l’ufficializzazione del nome del nuovo socio già domani mattina in azienda durante la riunione voluta dalla Regione Toscana e alla quale parteciperanno Valerio Fabiani, consigliere per il lavoro e le crisi aziendali del presidente Giani, sindacalisti e proprietà.

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