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Comunità Energetiche. Le liste civiche sangiovannesi accusano la giunta Vadi di fare da dependance a Cavriglia

Ieri, in consiglio comunale a San Giovanni, è stata presentata la proposta di convenzione con il Comune di Cavriglia in tema di comunità energetiche. La discussione ha fatto seguito ad una mozione unitaria che chiedeva alla giunta di costituire la CE ricercando l’accordo anche con le amministrazioni vicine. Critiche le liste civiche sangiovannesi. “Prendiamo atto che l’unica strada possibile (o forse quella obbligata) è quella di consegnarci tra le braccia di quella che ormai è diventata la nostra sorella maggiore: Cavriglia – hanno detto i civici -La povertà politica e amministrativa, prima che economica,  costringe la nostra comunità ad assumere il ruolo (con la benedizione dei soliti “facilitatori” che da anni fanno e disfano a San Giovanni e Cavriglia) di dependance”.
Il gruppo di opposizione ha ricordato che nell’atto di costituzione della società che dovrà gestire la comunità energetica non sono riportati quelli che potranno o meno essere i vantaggi sostanziali per i cittadini sangiovannesi e non si sa nemmeno se ci saranno. “Si tornerà ovviamente a calcare la mano sul ritornello che San Giovanni non ha territorio comunale a disposizione, dimenticandosi però che si arriva addirittura ad ipotizzare nella convenzione la copertura di aree verdi a San Giovanni con i pannelli solari! – Hanno aggiunto le liste civiche – Il problema energetico è serio e come tale dovrebbe essere affrontato”.
“E non possiamo non sottolineare che, a più riprese, abbiamo sottoposto alla cittadinanza ed alla amministrazione la possibilità di trovare soluzioni efficaci per rendere San Giovanni all’avanguardia nell’efficacia energetica. Dalla copertura dei tetti del nostro cimitero comunale con i pannelli solari (progetto sottoposto ormai già 20 anni fa all’allora amministrazione) fino alla copertura degli edifici pubblici (sedi istituzionali, palestre e scuole con pannelli solari) dalla più recente proposta in ordine all’installazione di pannelli fotovoltaici e fonoassorbenti lungo l’asse autostradale che attraversa il territorio comunale”. Riguardo a quest’ultima proposta, il gruppo di minoranza ha ricordato che, se fosse stata legata alla mitigazione del disagio per la costruzione della terza corsia, avrebbe avuto un costo pari a zero. Altra richiesta che era stata avanzata, l’installazione di turbine idroelettriche lungo il corso dell’Arno come sta avvenendo già in altre realtà della città metropolitana di Firenze. “Lo abbiamo detto all’inizio – hanno concluso i civici – paghiamo una povertà politica ed amministrativa ormai evidente, ed anche sul nostro futuro energetico peserà non poco la miopia che ne deriva”.

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