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Ecco come si è arrivati ad individuare l’automobilista che ha investito la 50enne di Vaggio. La ricostruzione

E’ stata una mattinata drammatica quella che hanno vissuto gli abitanti di Vaggio, frazione al confine tra le province di Arezzo e Firenze. Non sono ancora le 10 di mattina quando una 50enne che abita in via del Varco, Vanessa Bonatti, sta rientrando a casa dopo aver portato a passeggio i cani. Davanti al cancello della propria abitazione viene travolta da un’autovettura che non si ferma per il soccorso. L’impatto è devastante e la donna morirà poco dopo, nonostante i disperati tentativi di rianimazione degli operatori del 118. A poche centinaia di metri dal luogo dell’incidente abita il vice comandante della polizia municipale di Figline Incisa, Fabrizio Sarri. Dopo aver sentito uno schianto terribile, è sceso in strada e si è trovato di fronte una scena raccapricciante, con la 50enne stesa a terra in condizioni disperate. E’ stato lui il primo che è accorso nel luogo dell’incidente. Subito dopo sono arrivati anche il collega della municipale di Piandiscò e i carabinieri della compagnia di San Giovanni oltre, ovviamente, i mezzi di soccorso. Dopo aver ascoltato i testimoni, i tutori dell’ordine hanno avuto gli estremi della vettura, una Opel nera e anche il numero di targa. In accordo con gli uomini dell’Arma , Sarri, che era fuori servizio, e il suo collega di Piandiscò si sono quindi messi alla ricerca della macchina, che è stata individuata nel parcheggio di una stazione di servizio in zona Castagneta. Si sono avvicinati alla vettura e hanno appurato che all’interno non c’era nessuno. Un veloce controllo, segni dell’impatto evidenti, una gomma squarciata e una verifica tramite la centrale della polizia municipale di Figline, da cui è emerso il nome del proprietario della vettura, un cinquantacinquenne che abitava in zona. I carabinieri si sono quindi recati a casa dell’automobilista e lo hanno prelevato, portandolo in caserma. Per lui è scattato l’arresto ai domiciliari per omicidio stradale pluriaggravato. In giornata è stato poi sottoposto ad una serie di accertamenti per verificare la presenza di tracce alcoliche nel sangue. Quando infatti è stato rintracciato, almeno in apparenza, mostrava uno stato di ebbrezza e quindi gli inquirenti sospettano che si sia messo alla guida in condizioni non idonee. Tra l’altro il soggetto aveva precedenti specifici per guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e fino ad alcuni mesi fa aveva la patente sospesa. Poi gli era stata riattivata e quindi al momento dell’incidente era autorizzato alla guida. Per arrivare alla sua identificazione sono state importanti le testimonianze di alcune persone e la visione delle immagini dei circuiti di videosorveglianza della zona. La vettura che ha travolto e ucciso Vanessa Bonatti è stata sottoposta a sequestro.

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