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Chiassai Martini. “Sulla Tari Montevarchi è il comune più virtuoso del Valdarno e il quarto della provincia”

Sulla tariffa Tari il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini ha voluto rimarcare un primato e ha ricordato il forte aumento della percentuale di raccolta differenziata. “Siamo il quarto comune più virtuoso della provincia e il più virtuoso del Valdarno, rispetto ad un aumento di oltre il 5% dagli altri comuni – ha detto – Un risultato che rispecchia una politica rispettosa dei cittadini e delle imprese, portata avanti negli anni attraverso una riorganizzazione più funzionale del servizio e una modalità della raccolta differenziata più adatta ed economica, ad un territorio di circa 25mila abitanti. Continuiamo tuttavia a muoverci in un contesto critico di area vasta, rappresentato da ingiustificabili e generalizzati rincari che confermano il fallimento delle mega Ato volute dalla Regione, con un gestore unico per 104 comuni, senza alcun beneficio per il cittadino che continua ad avere bollette troppo alte”.
Chiassai ha sottolineato che, lo scorso anno, c’è stato un ’aumento delle tariffe dovuto al nuovo metodo di calcolo Arera . “Metodo che avevamo fortemente contrastato, insieme a 10 altri Comuni della provincia, presentando un ricorso, purtroppo respinto dal Tar, che non è voluto entrare nel merito della questione – ha aggiunto –  E’ evidente che la gestione dei rifiuti in Toscana non funzioni, noi continueremo con determinazione a contrastare i rincari, e lo dimostra che siamo tra i più virtuosi della provincia avendo riscontrato un aumento del Pef dello 0,7%, un dato più che dimezzato rispetto all’anno scorso”.
Il sindaco ha poi snocciolato i numeri della raccolta differenziata. “Siamo partiti nel 2016, con una percentuale ben al di sotto del 40%, con costi esosi di un porta a porta che interessava solo alcune aree della città, oggi stiamo sostituendo tutti i cassonetti senza ripercussioni sulla Tari, ma avendo portato il Comune, pur nella difficoltà culturali che ancora permangono, ad incrementare di 20 punti proprio il dato sulla raccolta differenziata – ha detto –  Siamo sempre più convinti che la gestione dei servizi debba tornare in ambito provinciale, per la vicinanza al territorio, dove essere virtuosi per i Comuni significhi non contenere i rincari, ma avere un controllo diretto in termini di funzionamento del servizio, costo, raccolta differenziata, a vantaggio dei cittadini e dell’ambiente”.

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