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Figline Incisa. Festeggiati i 40 anni del Gaib a servizio della comunità e del territorio

Il Gaib di Figline Incisa ha celebrato nel week-end appena passato un traguardo importante: il 40° anniversario della sua fondazione, avvenuta nel luglio del 1983 al Ponte agli Stolli. Due giorni per festeggiare una storia lunga quattro decenni al servizio del territorio.Composta inizialmente da 13 volontari, l’associazione nel corso degli anni si è ingrandita ed è cresciuta in maniera esponenziale, con l’apertura di nuove sedi e l’adesione di centinaia di volontari, passando per l’affiliazione all’Anpas nel 2002 e confermando sempre la propria vocazione al monitoraggio del territorio, agli interventi in difesa dell’ambiente e alle attività di protezione civile.Per ricordare questa ricorrenza, sabato scorso è stato presentato al Palazzo Pretorio, alla presenza anche di tantissimi volontari, il libro commemorativo sulla storia del Gaib, mentre nella sede di Ponte agli Stolli si è aperta la mostra fotografica “Acqua, aria, terra e fuoco: il G.A.I.B. e gli elementi della natura” che ripercorre per immagini le tappe più significative di questo lungo viaggio.

 

L’intera cittadinanza è poi stata coinvolta domenica dall’incontro aperto in piazza San Francesco, cui ha fatto seguito il corteo con i mezzi della Protezione Civile e dell’Antincendio Boschivo che ha chiuso il suo percorso alla sede sociale. Il Comune di Figline Incisa  ha voluto riconoscere il fondamentale ruolo del Gaib, con una targa consegnata ufficialmente, nel corso dei festeggiamenti pubblici, dalla sindaca Giulia Mugnai al presidente dell’associazione Gianni Rossi.

“Da quarant’anni il Gaib si mette al servizio della nostra comunità e del nostro territorio, dimostrando grandi professionalità e sensibilità in ogni circostanza di intervento – ha detto la sindaca Giulia Mugnai – È giusto celebrare questo bel traguardo eil nostro grazie deve andare a tutti quei volontari che, adesso e nel corso degli anni, hanno dato e danno il loro impagabile contributo affinché l’opera offerta dall’associazione fosse sempre più ampia e aderente ai bisogni della cittadinanza”.

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