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Finale dei “Campionati Junior di matematica”. La sfida di Eduard, un giovane alunno della Primaria di Levanella

“Il mio gioco preferito è la matematica”. Eduard Gabriel Ciulbea, 9 anni,  frequenta la classe IV E della scuola primaria di Levanella del comprensivo Francesco Mochi. Ha una grande capacità nel ragionamento logico, ma soprattutto si diverte con numeri e cifre. Per questo sabato prossimo parteciperà a Milano alla finale dei “Campionati Junior di matematica” organizzati dall’Università Bocconi. I giochi hanno coinvolto moltissime scuole a livello nazionale e sono state diverse le classi che hanno aderito all’iniziativa. Tutti i bambini della classe quarta hanno partecipato con grande entusiasmo. Gli alunni hanno familiarizzato con un linguaggio matematico a volte complesso, che si nascondeva sotto giochi con le cifre, misurazioni, sudoku di numeri, individuazione di figure geometriche all’interno di immagini. Come hanno spiegato il dirigente scolastico Prof. Vincenzo Caldarella e le insegnanti Antonella Musso e Lucia Carmela Formichella, in  generale i giochi hanno il grande pregio di proporre in modo ludico esercizi di logica molto complessi che esulano dal semplice calcolo matematico. I bambini sono chiamati a ragionare ed a mettere in gioco competenze ed abilità di vario tipo, ad organizzare materiale a costruire o scomporre figure, il tutto nel minor tempo possibile. I giochi sono organizzati in varie tappe il superamento delle quali permette l’accesso alle successive. Eduard ha sempre terminato le prove in modo corretto ed in tempi brevi questo lo ha portato ad essere tra i 200 finalisti della sua categoria e Sabato rappresenterà la nostra scuola a Milano. Il successo arriva dopo il primo posto al “Rally matematico Transalpino” di Siena ottenuto l’anno scorso da tutta la classe. Piccoli matematici crescono.
“L’esperienza di Eduard dimostra come una delle proprietà fondamentali del gioco sia proprio quella di sviluppare il pensiero astratto – hanno detto al Mochi – Se è vero, come afferma E. Morin, che “…le nuove scienze hanno per oggetto non un settore o una disciplina ma un sistema complesso, allora discipline come la fisica e la matematica possono essere utilizzate in maniera riflessiva per favorire un’intelligenza generale, un’attitudine a problematizzare”, anche attraverso l’attività ludica”.

 

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