“Mi ha chiamato il padre del tifoso della Fiorentina che ho soccorso a Basilea per ringraziarmi. Ma io ho fatto solo il mio dovere da medico”. Il dottor Sìmone Santopietro, noto professionista montevarchino, non trattiene un briciolo di emozione ripensando a quei drammatici momenti che ha vissuto in Svizzera giovedì scorso. Da gran tifoso viola, era andato con alcuni amici in trasferta, per seguire la squadra di Italiano nella gara di ritorno della semifinale di Conferenze Legue. Improvvisamente ha visto uno steward che cercava disperatamente un medico. Un supporter gigliato era steso in terra tra i gradoni. “Quando gli ho detto che quella era mia professione, mi ha portato immediatamente nel punto esatto e mi sono subito accorto che la situazione era complicata – ha detto Santopietro – L’uomo, di 45 anni, era stretto in quei gradoni, in una posizione anche difficile per intervenire. Non c’era battito al polso. Aveva avuto un infarto”. Accanto a lui anche un infermiere di Careggi, che ha iniziato a fargli il massaggio cardiaco. “Ad un certo punto era stremato e gli ho dato il cambio”, ha aggiunto Santopietro – Sono poi arrivati i soccorritori dello stadio con il defibrillatore. Hanno attaccato le piastre e fatto le rilevazioni sul monitor”. Una prima scarica, poi di nuovo il massaggio: è tornato il ritmo sinusale. A ruota sono arrivati altri due sanitari per stabilizzarlo. A distanza di qualche giorno, il medico montevarchino ripensa a quei momenti. “Se fosse successo in un altro momento, magari mentre stava tornando verso la macchina, fuori dallo stadio, non so come sarebbe finita – ha aggiunto – E’ ancora ricoverato a Basilea, ma il padre mi ha detto che sta meglio”. Il tifoso della Fiorentina è iscritto al Viola Club Porcellino. Quando starà meglio tornerà sicuramente a gioire e a soffrire per la sua squadra del cuore.