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A Bucine presentato a chef e ristoratori il progetto territoriale Olionostrum

L’oro verde delle colline di Bucine e della Valdambra protagonista di una giornata di valorizzazione che ha coinvolto questa mattina chef e ristoratori. Il progetto territoriale “Olionostrum” è stato presentato dalla Rete Agricolae Oleum agli operatori, con l’obiettivo di diffondere sempre più, all’interno dei ristoranti, la cultura dell’olio extravergine di oliva, che può essere abbinato a più piatti. Prima la visita ad un frantoio tecnologicamente all’avanguardia, poi la degustazione degli olii della campagna olearia 2022-2023. Infine un pranzo all’azienda agrituristica Le Mura.
“Olionostrum è il frutto di un grande lavoro di squadra – ha dichiarato il sindaco Nicola Benini – che ha coinvolto il Comune e tanti altri protagonisti con l’obiettivo condiviso di dare all’olivicoltura e all’olio Evo di Bucine e della Valdambra il valore che merita. Un percorso iniziato nel 2017 e portato avanti grazie all’impegno del personale del municipio, di professionisti, tecnici, olivicoltori e aziende che potrà rappresentare un’opportunità per lo sviluppo e la sostenibilità della filiera olivicola. Il futuro di Olionostrum – ha concluso – sarà produrre un olio EVO di eccellente qualità identificativo del nostro territorio”.

Bucine e la Valdambra presentano una biodiversità olivicola straordinaria, confermata dalle analisi genetiche svolte dall’Università di Siena in collaborazione con il CNR IBE di Firenze, con oltre 250 olivi per 40 genotipi autoctoni.
Il professor Alessandro Parenti dell’Università di Firenze Dipartimento DAGRI, Responsabile Scientifico della progettazione del prototipo di frantoio, ha evidenziato l’importanza delle innovazioni tecnologiche come strumento per garantire la produzione di un olio Evo di qualità e un reddito equo ai produttori olivicoli.

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