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A Metà giugno partiranno i lavori di ampliamento del Pronto Soccorso della Gruccia

A metà giugno prenderanno il via i lavori di ampliamento del pronto soccorso del Santa Maria alla Gruccia. A confermarlo, la Asl Toscana Sud Est. Inizialmente non ci sarà alcuna conseguenza per la struttura di emergenza che, ad ogni modo, non interromperà mai il servizio. Nei primi mesi di intervento ci sarà solo la chiusura di un tratto di strada che porta al Ps. Il cantiere sarà suddiviso in due fasi ben distinte, intervallati da un arco di tempo definito. Il primo step durerà un anno. Poi ci sarà uno stop di 4,5 mesi che consentirà di risistemare alcuni locali, dopodiché si passera alla fase due, che durerà un altro anno e mezzo. Il tutto, quindi, si dovrebbe completare all’inizio del 2026. Una diluizione necessaria perché, naturalmente, è impensabile chiudere l’attuale pronto soccorso. I lavori dovranno andare di pari passo con l’attività quotidiana della struttura di emergenza. Una volta ultimato, il nuovo Ps del Valdarno potrà contare su spazi più ampi che risponderanno in maniera molto più efficiente alle esigenze non solo dei pazienti, ma anche dei medici e del personale infermieristico. Il costo complessivo dell’operazione è superiore ai 2,2 milioni di euro. 1,6 milioni sono risorse statali e regionali, il resto legate al decreto rilancio post covid. Dal 2020 ad oggi si è resa evidente la necessità di avere tutti i setting su un unico livello rispetto alla situazione attuale, che vede il pronto soccorso al secondo livello e il reparto di medicina di urgenza e Hdu al terzo. Previsto quindi l’ampliamento delle aree esistenti mediante la costruzione di due nuovi padiglioni realizzati al posto dei giardini laterali, oltre ad una riorganizzazione degli spazi interni, ed un adeguamento di tutti gli impianti. La struttura sanitaria rappresenta un riferimento indispensabile per un’area territorialmente ampia, registrando un ampio numero di accessi anche dal Valdarno fiorentino e non solo, come testimoniano i numeri. Nei due anni della pandemia gli ingressi si erano quasi azzerati, ma adesso, con il ritorno alla normalità, l’afflusso è tornato ad essere consistente. E una parte dei pazienti viene ricoverato, quindi ci sono conseguenze anche sui posti letto della medicina interna. Ogni giorno, in media, più di 100 persone entrano nel Ps, con punte di 140. Nel 2022 gli accessi sono stati circa 38.000, con una percentuale di ricoveri del 10%. L’impatto dei pazienti del Valdarno Fiorentino sul pronto soccorso va dal 16 al 17% . Percentuale che si è moltiplicata dopo la chiusura del Ps dell’ospedale Serristori di Figline.

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